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Influencer vegana Zhanna morta per un disturbo alimentare

Aggiornamento: 24 ago 2023

Il 21 luglio è morta Zhanna, influencer quarantenne vegana che si cibava solo di frutta e semi.

Il decesso è stato causato da un grave disturbo alimentare, l'ortossia, caratterizzato da una ossessione eccessiva per cibi considerati sani al punto da limitare drasticamente la varietà e la quantità di cibo che viene consumato.

Influencer vegana Zhanna Samsonova
Influencer vegana Zhanna Samsonova

I disturbi alimentari coinvolgono il rapporto disfunzionale di una persona con il cibo, il peso corporeo, e/o l'immagine corporea. Questi disturbi influenzano negativamente la salute fisica, emotiva e sociale dell'individuo coinvolto.

Oltre la summenzionata ortossia, alcuni dei disturbi alimentari più comuni includono:

  • Anoressia nervosa: Caratterizzata da una preoccupazione eccessiva per il peso e il cibo, portando la persona a limitare drasticamente l'assunzione calorica e a presentare una percezione distorta del proprio corpo.

  • Bulimia nervosa: Questo disturbo si manifesta con episodi ricorrenti di abbuffate seguiti da comportamenti compensatori come il vomito autoindotto, uso di lassativi o diuretici, digiuno o eccessivo esercizio fisico.

  • Disturbo da alimentazione incontrollata (binge eating disorder): Le persone con questo disturbo sperimentano frequenti abbuffate senza comportamenti compensatori. Sentono di perdere il controllo durante queste abbuffate e spesso provano vergogna e colpa dopoù

  • Pica: Questo disturbo comporta il consumo persistente di sostanze non alimentari, come cartone, terra, capelli, gesso o altri oggetti insoliti.

  • Disturbo da evitamento o restrizione dell'assunzione di cibo (ARFID): Si verifica quando una persona evita determinati cibi o categorie di cibo a causa di avversioni alimentari o di paura di possibili conseguenze negative.

  • Disturbo da alimentazione selettiva/aversiva: Comune nei bambini, comporta una forte selettività nel cibo consumato, spesso limitandosi a un numero molto ristretto di alimenti.

I disturbi alimentari possono derivare da una combinazione di fattori, tra cui predisposizione genetica, fattori biologici, psicologici, socioculturali e ambientali. Essi hanno conseguenze gravi per la salute fisica, come problemi cardiaci, disfunzioni renali, scompensi elettrolitici.


Trattamento dei disturbi alimentari


Il trattamento dei disturbi alimentari è un processo complesso e multifattoriale che richiede un approccio multidisciplinare. Le strategie di trattamento possono variare a seconda del tipo e della gravità del disturbo, ma generalmente includono una combinazione di interventi psicologici, medici e nutrizionali. Sovente per i disturbi alimentari è indispensabile un trattamento presso strutture specializzate, in regime di ricovero.

La cura dei disturbi alimentari richiede tempo, impegno e pazienza. È importante individuare e affrontare questi disturbi il prima possibile, poiché il trattamento precoce aumenta le probabilità di un recupero completo.


La psicoterapia per i disturbi alimentari


Nei disturbi alimentari è indicata la psicoterapia individuale accompagnata dalla psicoterapia familiare di tipo intensivo, ovvero almeno 3 sedute a settimana. La psicoterapia deve essere di persona, non è indicata la psicoterapia online per tale tipo di malattia mentale che essendo grave va trattata attraverso un team di specialisti che includa le figure dello psichiatra ed altri specialisti medici.


Il ruolo consulenziale dello psicologo online per la diagnosi precoce dei disturbi alimentari


Il ruolo dello psicologo o psicoterapeuta online nel trattamento dei disturbi alimentari può essere importante per la diagnosi precoce. Non di rado il paziente con questo tipo di problemi preferirà cercare aiuto online, anche in forma anonima, dal momento che tale tipo di soggetto tende a nascondere ai familiari, agli amici ed al medico di base di avere problemi col cibo.


Ebbene, il professionista che online si interfacci con un paziente che descrive quei tipici comportamenti e sintomi compatibili con una diagnosi di disturbo alimentare, lavorando sulla consapevolezza del paziente e sul rapporto fiduciario che può instaurare con quest'ultimo, deve inviare il caso ai professionisti che operano presso le strutture sanitarie territoriali ed ai centri di cura specializzati.





















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