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Valentina Nappi ed un lapsus ...

Valentina Nappi, nota attrice che è entrata nel mondo del porno a 21 anni grazie a Rocco Siffredi, partecipa spesso a programmi TV e talk show, spesso mostrando un aperto disprezzo verso le ipocrisie legate alla sessualità. Lo stile di comunicazione ironico ed il suo atteggiamento anticonformista di tipo adolescenziale piace.


In un suo recente video viene fuori qualcosa di nuovo e, forse, di più autentico?

Valentina Nappi, Vlog sulle elezioni americane

Al 31esimo secondo (0.31), la Nappi che discute delle elezioni americane che vedono contrapposti Trump ad Harris, afferma:

La performance (poi si corregge La politica) è per forza questo: disonestà, menzogna, spettacolo.

La Nappi cade in un lapsus che svela il suo giudizio inconscio sulla performance. Possiamo ipotizzare che l'attrice porno si riferisca alla performance sessuale che ella nei suoi discorsi pubblici rilancia come atto liberatorio, quasi politico, foriero di emancipazione femminile. Ma nel suo inconscio questo atto è, in verità, giudicato in modo atroce. Non è niente altro che spettacolo ed è qualcosa di disonesto. La performance sessuale è menzogna, quindi finzione. Ecco che il lapsus diventa squarcio di verità, accesso diretto all'inconscio.


E' stato Sigmund Freud ad introdurre nella cultura occidentale un nuovo modo di interpretare il comportamento umano, mettendo in luce la dimensione dell'inconscio e il suo influsso sulla vita quotidiana. Tra le manifestazioni di questo mondo sommerso, il lapsus occupa un posto di rilievo: esso rappresenta un errore apparentemente accidentale nel linguaggio o nel comportamento, che, secondo Freud, non è affatto casuale, ma rivelatore di desideri, conflitti e contenuti inconsci.


Freud analizza il lapsus principalmente nella sua opera Psicopatologia della vita quotidiana (1901), dove esplora vari fenomeni come atti mancati, dimenticanze e sostituzioni verbali. Secondo lui, il lapsus è una "falla" nel sistema psichico, attraverso cui l'inconscio riesce a manifestarsi, nonostante i meccanismi di censura attivi nella mente conscia.

In termini generali, Freud distingue tra:

  1. Lapsus linguae (errori di linguaggio): quando si pronuncia una parola al posto di un'altra.

  2. Lapsus calami (errori di scrittura): quando si scrive una parola involontariamente sbagliata, che spesso rivela un pensiero nascosto.

  3. Lapsus memoriae (dimenticanze involontarie): quando non si riesce a ricordare un nome, un numero o un evento, spesso per un rimosso inconscio.

Questi fenomeni, apparentemente banali, sono in realtà indicatori della vita psichica nascosta dell'individuo e delle sue dinamiche interiori.


Esempi di lapsus e loro interpretazione

Freud riporta numerosi esempi di lapsus per dimostrare la loro natura psicoanalitica. Uno dei più noti è il caso di un oratore che, durante un discorso, invece di dire “onorata assemblea” pronuncia “onorata asineria”. Un’analisi psicoanalitica rivelerebbe che l’oratore nutre un disprezzo inconscio per il pubblico, che viene tradito dall’errore linguistico.

Un altro esempio classico è il lapsus di un uomo che, parlando della moglie, la chiama con il nome della sua ex. Questo errore non è casuale, ma può indicare un attaccamento emotivo ancora presente verso l’ex partner.

Anche nel lapsus calami si può ritrovare un significato profondo. Se in una lettera un impiegato scrive “distruzione” invece di “distribuzione” riferendosi a un documento aziendale, si potrebbe ipotizzare un'insofferenza repressa verso il proprio lavoro o una tensione legata alla gestione dei documenti.


Per Freud, il lapsus è una prova concreta dell’esistenza dell’inconscio e della sua influenza sulla nostra vita. Analizzando questi errori, possiamo ottenere preziose informazioni sui nostri conflitti interiori e sulle nostre dinamiche psichiche.


Il lapsus, lungi dall’essere un semplice errore accidentale, è un’espressione significativa dell’inconscio. Freud ha dimostrato come questi piccoli incidenti rivelino pensieri e desideri nascosti, fornendo una finestra sulla nostra psiche più profonda. Sebbene la psicoanalisi abbia subito critiche e rivisitazioni nel tempo, l’idea che l’inconscio si manifesti attraverso il linguaggio e il comportamento quotidiano continua a esercitare fascino e interesse, rendendo il lapsus un fenomeno tuttora studiato e discusso.


Nella psicoterapia, i lapsus possono essere utilizzati come indizi per esplorare i vissuti del paziente. Un terapeuta attento può cogliere un lapsus per approfondire un tema rimosso o una tensione emotiva inespressa.

 
 
 

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