Centro Antiviolenza Margherita ODV Sezione Napoli Porto
CUAV
Centro per Uomini Autori di Violenza
Percorsi di fuoriuscita dalla violenza propedeutici o contestuali agli incontri supervisionati con i minori e/o percorsi sulla genitorialità (Tribunale dei Minori, collegamento con i Servizi Sociali)
Percorsi per maltrattanti con pena sospesa (Tribunale Sezione penale, collegamento con UEPE)
Percorsi di prevenzione per soggetti che vogliono concludere o hanno da poco concluso
una relazione disfunzionale
Si rivolge sia ad uomini sia a donne che hanno agito o temono di poter agire
violenza fisica, psicologica, economica, sessuale, stalking.
Centro accreditato collegato con UEPE Uffici di esecuzione penale esterna
Il Centro Antiviolenza Margherita ODV è convenzionato con il Ministero della Giustizia Dipartimento per la Giustizia Minorile e di comunità per la attivazione dei Percorsi di riabilitazione dai comportamenti violenti in ambito familiare e/o sociale su tutto il territorio nazionale attraverso le sue sezioni.
La Sezione Napoli Porto offre tali Percorsi di riabilitazione sia per uomini sia per donne maltrattanti, presso la sua sede operativa al Centro direzionale ed il suo sportello ascolto a Piazza Garibaldi.
Gli utenti possono accedere spontaneamente o essere inviati dai Servizi Socio-Sanitari del Territorio, Forze dell'Ordine, Magistratura e Servizi Territoriali del Ministero della Giustizia.
Percorso per uomini e donne autori di violenza condannati con pena sospesa
Protocollo indicato dai Giudici per la pena sospesa: 2 incontri di riabilitazione a settimana, per un periodo solitamente di 6 mesi.
Gli oneri derivanti dalla partecipazione al percorso di recupero come misura alternativa alla detenzione di cui all'articolo 165 del codice penale (...) sono a carico del condannato. (Articolo 6, comma 2, Legge 19 luglio 2019, n. 69) >>>>> Leggi l'approfondimento normativo
Obiettivi del Percorso
Il percorso si propone di contribuire alla riduzione della violenza domestica e sociale e alla promozione di relazioni sane e rispettose. La collaborazione con le istituzioni e i servizi territoriali garantirà un intervento integrato ed efficace. Ogni partecipante sarà seguito in modo personalizzato per supportarne il cambiamento e:
• Favorire la presa di consapevolezza dei comportamenti disfunzionali;
• Promuovere la responsabilità personale;
• Fornire strumenti per la gestione delle emozioni e dei conflitti;
• Prevenire la recidiva;
• Favorire il cambiamento comportamentale.
Tipologie di Violenza Trattate
Il percorso affronta tutte le forme di violenza previste dalla normativa vigente, tra cui:
• Violenza domestica
• Violenza fisica
• Violenza psicologica
• Violenza sessuale
• Violenza economica
• Stalking
• Bullismo e Cyberbullismo
• Violenza nei contesti sociali
Modalità di Intervento
Colloqui individuali per un’analisi approfondita della storia personale e delle dinamiche violente.
Gruppi di confronto tra autori di violenza per promuovere il riconoscimento delle proprie responsabilità.
Attività psicoeducative quali incontri tematici su gestione delle emozioni, comunicazione non violenta e dinamiche relazionali.
Monitoraggio continuo: valutazione periodica dei progressi con il coinvolgimento di supervisori clinici e test psicodiagnostici. Invio di periodici verbali di valutazione del progresso del condannato all'UEPE (Ufficio Esecuzione Penale Esterna).
Gli avvocati penalisti e civilisti sono invitati a segnalare soggetti idonei (assistiti coinvolti in procedimenti per maltrattamenti, stalking, lesioni, ecc.) per l’avvio di un percorso riabilitativo. Collaborare alla definizione dei percorsi, informando le vittime e favorendo una gestione trasparente e integrata del caso.
Normativa sul recupero degli autori di violenza
La Legge 119/2013 prevede lo sviluppo e l’attivazione di azioni di recupero e di accompagnamento dei soggetti responsabili di atti di violenza nelle relazioni affettive, al fine di favorirne il recupero e di limitare i casi di recidiva.
La Legge 69/2019 (cosiddetto Codice Rosso) all’Articolo 6 prevede la sospensione condizionale della pena subordinata alla partecipazione a percorsi di recupero.
Art. 6
Modifica all'articolo 165 del codice penale in materia di sospensione condizionale della pena
1. All'articolo 165 del codice penale, dopo il quarto comma è inserito il seguente:
«Nei casi di condanna per i delitti di cui agli articoli 572, 609-bis, 609-ter, 609-quater, 609-quinquies, 609-octies e 612-bis, nonché agli articoli 582 e 583-quinquies nelle ipotesi aggravate ai sensi degli articoli 576, primo comma, numeri 2, 5 e 5.1, e 577, primo comma, numero 1, e secondo comma, la sospensione condizionale della pena è comunque subordinata alla partecipazione a specifici percorsi di recupero presso enti o associazioni che si occupano di prevenzione, assistenza psicologica e recupero di soggetti condannati per i medesimi reati».
2. Dall'attuazione delle disposizioni di cui al comma 1 non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Gli oneri derivanti dalla partecipazione ai corsi di recupero di cui all'articolo 165 del codice penale, come modificato dal citato comma 1, sono a carico del condannato.
La Legge 168/2023 all’Art. 15 subordina la sospensione condizionale della pena alla partecipazione e al superamento di percorsi di recupero.
Art. 15
Disposizioni in materia di sospensione condizionale della pena
1. All'articolo 165 del codice penale, il quinto comma è sostituito dal seguente:
« Nei casi di condanna per il delitto previsto dall'articolo 575, nella forma tentata, o per i delitti, consumati o tentati, di cui agli articoli 572, 609-bis, 609-ter, 609-quater, 609-quinquies, 609-octies e 612-bis, nonché agli articoli 582 e 583-quinquies nelle ipotesi aggravate ai sensi degli articoli 576, primo comma, numeri 2, 5 e 5.1, e 577, primo comma, numero 1, e secondo comma, la sospensione condizionale della pena è sempre subordinata alla partecipazione, con cadenza almeno bisettimanale, e al superamento con esito favorevole di specifici percorsi di recupero presso enti o associazioni che si occupano di prevenzione, assistenza psicologica e recupero di soggetti condannati per i medesimi reati, accertati e valutati dal giudice, anche in relazione alle circostanze poste a fondamento del giudizio formulato ai sensi dell'articolo 164. Del provvedimento che dichiara la perdita di efficacia delle misure cautelari ai sensi dell'articolo 300, comma 3, del codice di procedura penale è data immediata comunicazione, a cura della cancelleria, anche per via telematica, all'autorità di pubblica sicurezza competente per le misure di prevenzione, ai fini delle tempestive valutazioni concernenti l'eventuale proposta di applicazione delle misure di prevenzione personali previste nel libro I, titolo I, capo II, del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, fermo restando quanto previsto dall'articolo 166, secondo comma, del presente codice. Sulla proposta di applicazione delle misure di prevenzione personali ai sensi del periodo precedente, il tribunale competente provvede con decreto entro dieci giorni dalla richiesta.
La durata della misura di prevenzione personale non può essere inferiore a quella del percorso di recupero di cui al primo periodo.
Qualsiasi violazione della misura di prevenzione personale deve essere comunicata senza ritardo al pubblico ministero presso il giudice che ha emesso la sentenza di condanna, ai fini della revoca della sospensione condizionale della pena ai sensi dell'articolo 168, primo comma, numero 1) ».
Decreto del Ministero della Giustizia 22 gennaio 2025
Disciplina dei criteri e delle modalità per il riconoscimento e l'accreditamento degli enti e delle associazioni abilitati ad organizzare percorsi di recupero destinati agli autori dei reati di violenza contro le donne e di violenza domestica.
Contatti
CUAV Centro Antiviolenza Margherita Sezione Napoli Porto
Sede operativa 1
Centro Direzionale di Napoli
Isola F11
Referente
Dott.ssa Eleonora Capuozzo
Cellulare: 339 465 2365
Invio al CUAV
Per gli Avvocati
Inviare PEC con Nome, Cognome, data di nascita dell'imputato e residenza chiedendo l'invio al CUAV ed allegando il dispositivo del Giudice
Per gli Assistenti Sociali
Inviare PEC con Nome, Cognome, data di nascita dell'imputato e residenza chiedendo l'invio al CUAV ed allegando il dispositivo del Giudice del Tribunale dei minori e nominativo dell'assistente sociale di riferimento
Utenti
Per azioni preventive, in assenza di una sentenza o dopo una querela
Per gli Utenti che vogliono essere assistiti in assenza di un dispositivo giudiziario, chiamare il numero cellulare 339 465 2365 per prenotare un colloquio conoscitivo propedeutico alla eventuale presa in carico.
Gruppo di lavoro

Dr.ssa Tiziana Iaria
Presidente
Sezione Napoli Porto

Dr. Bruno Acconcia
Segretario
Sezione Napoli Porto
Mediatore familiare

StFw a.D. Patrick Krainer
Tesoriere
Sezione Napoli Porto
Segreteria

Eleonora Molinari
Consigliera
Sezione Napoli Porto
Segreteria

Dr. Paolino Cantalupo
Consigliere
Sezione Napoli Porto
Psichiatra
Psicoterapeuta

Sofia Cantalupo
Consigliere
Sezione Napoli Porto

