Sommario
A cosa serve il team building? Come funziona? Molte risposte a queste due domande per comprendere su cosa si basa il team building aziendale che è parte dell’universo della psicologia del lavoro e delle organizzazioni; come gli individui vengono coinvolti nel miglioramento delle dinamiche relazionali e del clima aziendale; come gli psicologi del lavoro comprendano le peculiarità caratteriali e comportamentali di ciascuno.
Indice
1. Come funziona un percorso di team building?
2. Come si applica la strategia di intervento?
3. Team wellbeing e studi originari
Nelle aziende, piccole o grandi che siano, si innescano delle dinamiche relazionali che possono dar luogo a problemi di comunicazione fra reparti e fra individui, mancanza di comprensione, mancato riconoscimento dei ruoli, malintesi. Perciò si ricorre al team building attraverso il quale si instaura un processo più o meno lungo di risanamento delle rotture e dei conflitti. Questo fornisce infatti gli strumenti giusti per imparare a
relazionarsi correttamente
comprendere l’altro
immedesimarsi
coltivare l’empatia
gestire lo stress
E non solo
alimentare la capacità di lavorare in squadra
ridurre i conflitti
Come funziona un percorso di team building?
Ogni realtà aziendale ha una sua struttura più o meno gerarchica, un organigramma più o meno complesso e una quantità di ruoli variabile. Non esiste quindi una soluzione universale. Ci sono però dei protocolli adattabili ai vari contesti e modellabili in base alle esigenze riscontrate. I professionisti coinvolti nei percorsi di team building studiano tutti gli elementi aziendali che abbiano una valenza per la costruzione di una strategia di intervento su misura. Strategia che porti l’azienda a migliorare il clima aziendale, il tasso di soddisfazione del personale, ridurre il rischio di burnout, mobbing ed autosabotaggio, faccia sentire tutti importanti e indispensabili al fine del funzionamento della macchina aziendale.
Come si applica la strategia di intervento
Possono esserci più modalità:
Incontri one to one in videochiamata e successivi incontri di gruppo
Giornate intensive in presenza in cui ci si approccia all’aspetto teorico della psicologia del lavoro e si lavora in gruppo
In alcuni casi possono inserirsi anche percorsi di psicoterapia aziendale individuale o gruppale al fine di gestire situazioni problematiche.
Una caratteristica del team building nella psicologia del lavoro è sicuramente il flusso di apprendimento teorico e messa in pratica successiva. Se in un primo momento ci si può focalizzare sulla conoscenza e il riconoscimento delle emozioni primarie (con conseguente focus sul linguaggio corporeo e sull’espressività facciale), in un secondo momento sono gli stessi dipendenti i protagonisti: si instaura un dibattito basato su eventi caratterizzati da rabbia, paura, tristezza e gioia, e ci si confronta con le persone coinvolte.
Attività di gruppo per la comunicazione aziendale
Altro elemento importantissimo è la discussione in gruppi composti da:
Parlatore
Ascoltatore
Osservatori
Un parlatore e un ascoltatore si scambiano domande e risposte in merito a un accaduto specifico che rimandi alle emozioni studiate, gli osservatori del gruppo analizzano il linguaggio del corpo, l’espressività e il tono di voce dei due interlocutori.
A questi momenti devono anche affiancarsi delle pause in cui distaccarsi dall’attività didattica, distogliere l’attenzione e ricaricarsi con uno snack.
Il fulcro del team building: gli assesment di gruppo
Dopo le prime fasi conoscitive gli psicologi del lavoro si occupano di costruire degli assessment su gruppi formati in modo casuale, con all’interno almeno una figura leader riconosciuta dalla maggioranza. Tutti i gruppi sono sottoposti alla stessa attività in momenti differenti e i professionisti possono valutare singolarmente le performance di ciascuno, sia dal punto di vista professionale -orientato al raggiungimento dell’obiettivo- sia come capacità di azione in base ai profili comunicativi e caratteriali. Viene valutata la capacità di
manifestare una idea,
lavorare in team,
lavorare individualmente,
stare sulla stessa lunghezza d’onda degli altri,
immedesimarsi nelle idee altrui,
distrarsi e/o ignorare l’attività.
Al termine di questi percorsi emergono dei profili specifici per ognuna delle persone coinvolte e questo, che viene comunicato solo alla direzione aziendale, fornisce spunti necessari al direzionamento di certe dinamiche.
Da qui, in base al livello di clima aziendale emerso, il progetto di team building si può evolvere in:
incontri gruppali
interviste one to one
valutazioni individuali
apprendimento dei dipendenti sui feedback manifestati
studio delle caratteristiche da smussare o enfatizzare
Team wellbeing e studi originari
Spesso questo genere di attività viene sottovalutato o poco considerato nella cultura aziendale italiana, ma è indubbio che il team building sia un investimento per il bene dell’azienda, dal punto di vista produttivo ed umano. Numerosi studi ne confermano l’importanza, si vedano Lewin e Tuckman.
Quest’ultimo, ad esempio, formulò un processo per fasi che si sviluppa nella
prima fase di formazione,
fase di confronto,
normalizzazione post conflitto,
performance orientata e aggiornamento sui risultati ottenuti dal gruppo.
Insomma, il team building è una forma di welfare aziendale, anzi di team wellbeing necessaria. A questo genere di attività gruppali, in altri step di percorsi formativi possono aggiungersi quelle sportive (partita di volley, di calcio ecc) o attività ludiche come la caccia al tesoro.
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