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Differenza fra psicologo, psicoterapeuta e counselor

Aggiornamento: 3 dic 2023

Può capitare spesso di non avere ben chiara la differenza tra psicologo, psicoterapeuta e counselor. Non solo perché spesso questi termini vengono utilizzati come sinonimi quando invece non lo sono, ma anche il quadro normativo che regolamenta queste figure professionali ha delle lacune.


Psicologo, psicoterapeuta e counselor ("counsellor" o "counselor" sono termini validi, il primo fa riferimento all’inglese britannico e il secondo all’inglese americano) sono figure professionali caratterizzate da uno specifico percorso professionale e in possesso di competenze differenti.


Rivolgersi a uno psicologo, a uno psicoterapeuta o a un counselor, quindi, non è la stessa cosa: ecco perché.


Psicologo: cosa dice la Legge italiana


  • Lo psicologo è un professionista laureato in Psicologia che ha svolto un tirocinio supervisionato in strutture accreditate, iscritto all’Ordine degli Psicologi in una delle regioni italiane dove risiede stabilmente.


  • Lo Psicoterapeuta, invece, è uno psicologo o un medico (solitamente psichiatra, neurologo o neuropsichiatra) che ha conseguito un’ulteriore specializzazione dopo la laurea, il più delle volte presso scuole di specializzazione private accreditate dal MIUR, molto raramente presso scuole di specializzazione pubbliche disclocate in strutture sanitarie territoriali.

  • L’Ordine degli Psicologi prevede anche un Albo riservato alla figura del Dottore in tecniche psicologiche, destinato ai laureati triennali in psicologia.

  1. La Legge 170 del 2003 descrive le attività’ che può svolgere un Dottore in tecniche psicologiche, evidenziando non solo la possibilità di operare nell’ambito dei contesti organizzativi e del lavoro e di valutare l’idoneità psicologica per specifici compiti e condizioni, ma anche di svolgere attività clinica e riabilitativa per soggetti affetti da disabilità pratiche, deficit neuropsicologici, disturbi psichiatrici o dipendenza da sostanze.

  2. La Legge 56/1989, conosciuta come Legge Ossicini dal cognome del Senatore che l’ha proposta, descrive invece le attività che può svolgere lo psicologo iscritto all’Ordine, orientate principalmente alla prevenzione, diagnosi, intervento, promozione della salute, e all’abilitazione-riabilitazione, sia individuale che di coppia o di gruppo. L’art 3.2 vieta però allo psicologo interventi esclusivi della professione medica, quali la prescrizione di farmaci.

Si evince che la normativa presenta delle lacune poiché non descrive cosa fa uno psicoterapeuta o né cosa sia la psicoterapia. D’altronde, non esiste una definizione univoca relativa alla psicoterapia o alla tecnica psicoterapeutica: questo si nota anche dalla varietà di approcci e tecniche che vengono utilizzate in quest’ambito.


Il risultato è che, sia in Italia che in Europa, la differenza tra la figura dello psicologo e quella dello psicologo - psicoterapeuta non è chiara, né lo sono gli ambiti di applicazione o la loro relazione col paziente.


Psicologo e psicoterapeuta: quali sono le competenze


Si può affermare, quindi, che e in Italia, così come all'estero, lo psicologo offre una psicoterapia dopo aver completato un percorso universitario sull’uso di tecniche psicoterapeutiche abilitative-riabilitative.


Lo psicologo-psicoterapeuta, invece, offre una psicoterapia in virtù delle tecniche psicoterapeutiche abilitative-riabilitative apprese nell’ulteriore percorso di formazione quadriennale in psicoterapia. Va detto che nelle scuole di psicoterapia ad indirizzo unico, che possa essere

  • cognitivo-comportamentale,

  • psicodinamico

  • fenomenologico-esistenziale,

vengono approfondite le tecniche psicoterapeutiche abilitative-riabilitative afferenti l'indirizzo teorico, mentre lo scopo di un percorso universitario è solitamente quello di offrire una panoramica sulle tecniche afferenti a tutti e tre gli indirizzi teorici.

Sinonimo di psicoterapia
Sinonimo di psicoterapia

Chi è il Counselor e che cosa fa


La figura del Counselor è molto diffusa nel mondo anglosassone ed è regolamentata nel nostro Paese dalla Legge 4 del 2013, relativa alle professioni non regolamentate in Ordini e Collegi.


Il Counselor è un professionista che, dopo aver seguito un percorso di formazione specifico, aiuta il suo cliente ad affrontare in modo risolutivo ed empatico situazioni problematiche attraverso una strategia concordata. È una figura simile a quella del Coach, ma mentre questa è maggiormente dedicata alla sfera sportiva o lavorativa, il Counselor si occupa di fornire supporto per problematiche che riguardano la vita del cliente a 360°.

Il counseling ha solitamente una durata breve, finalizzata ad affrontare e superare determinati problemi: infatti, anche quando non vengono stabiliti in anticipo i tempi, il percorso di counselling procederà per fasi e obiettivi definitivi.

Il counseling è un’attività che tende a migliorare la qualità della vita del cliente. Le tecniche di counseling, basate sulla comunicazione assertiva sono orientate a promuovere atteggiamenti attivi e propositivi nel cliente, puntando sui suoi punti di forza e sulle capacità personali di scelta e cambiamento. Questo approccio è molto efficace per superare momenti di difficoltà legati a fasi di transizioni, stati di crisi e processi evolutivi.


Differenza fra Psicologo e Counselor


La sostanziale differenza fra psicologo e counselor è che, mentre il Counselor aiuta il cliente ad affrontare problemi specifici potenziando le capacità che il cliente possiede ma che non usa, lo Psicologo invece lavora su sintomi psicopatologici che impattano la qualità della vita del soggetto, rendendolo socialmente e lavorativamente disfunzionale. L’approccio psicologico-psicoterapeutico mira a curare tali sintomi per riabilitare il soggetto.

Naturalmente, anche lo Psicologo, di fronte a un cliente che non mostri sintomi bensì presenti esclusivamente problemi legati alle difficoltà che la vita pone, offrirà un tipo di lavoro non clinico e dunque erogherà una prestazione di counseling. Non a caso, le facoltà universitarie sono sempre più consapevoli della necessità di inserire all'interno del curriculum di studi in psicologia anche insegnamenti sulle tecniche di counseling e di coaching. Questo infatti, permetterebbe allo Psicologo di poter lavorare anche con persone non affette da sintomi psicopatologici, ma che necessitano di uno spazio di ascolto attivo per migliorare le loro capacità di comunicazione, per riflettere sulle situazioni di vita e sui propri punti di forza e debolezza, così da poter compiere scelte consapevoli e migliorare la propria vita.

La polemica mediatica tra Psicologi e Counselor, talvolta sconfinata anche in questioni giudiziarie, è priva di senso alla luce di una normativa che evidenzia la volontà del legislatore di offrire ai cittadini non solo rimedi clinici, ma anche tecniche di comunicazione e formazione che permettano di affrontare con successo le sfide della vita.




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