I disturbi di personalità
- Nora
- 1 giorno fa
- Tempo di lettura: 7 min
DISTURBI DI PERSONALITA’ DEL GRUPPO A
Disturbo paranoide di personalità
A. Diffidenza e sospettosità pervasive nei confronti degli altri, tanto che le loro motivazioni vengono interpretate come malevole, che iniziano nella prima età adulta e sono presenti in svariati contesti, come indicato da quattro o più dei seguenti elementi:
1. Sospetta senza fondamento di essere sfruttato, danneggiato o ingannato da altri.
2. Dubita, senza giustificazione, della lealtà o affidabilità di amici e colleghi.
3. È riluttante a confidarsi a causa del timore ingiustificato che le informazioni possano essere usate contro di lui.
4. Legge significati nascosti umilianti o minacciosi in osservazioni o eventi benevoli.
5. Porta costantemente rancore.
6. Percepisce attacchi al proprio ruolo o reputazione non evidenti agli altri ed è pronto a reagire con rabbia o a contrattaccare.
7. Sospetta in modo ricorrente, senza giustificazione, della fedeltà del coniuge o del partner sessuale.
B. Ciò causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
Disturbo schizoide di personalità
A. Un pattern pervasivo di distacco dalle relazioni sociali e una gamma ristretta di espressioni emotive in situazioni interpersonali, che inizia nella prima età adulta ed è presente in svariati contesti, come indicato da quattro o più dei seguenti elementi:
1. Non desidera né prova piacere nelle relazioni affettive, incluso il far parte di una famiglia.
2. Quasi sempre sceglie attività individuali.
3. Dimostra poco o nessun interesse di avere esperienze sessuali con un’altra persona.
4. Prova piacere in poche o nessuna attività.
5. Non ha amici stretti o confidenti, eccetto i parenti di primo grado.
6. Sembra indifferente alle lodi o alle critiche degli altri.
7. Mostra freddezza emotiva, distacco o affettività appiattita.
B. Ciò causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
Disturbo schizotipico di personalità
A. Un pattern pervasivo di deficit sociali e interpersonali caratterizzato da disagio acuto e ridotta capacità riguardo le relazioni affettive, da distorsioni cognitive e percettive e da eccentricità di comportamento, che inizia nella prima età adulta ed è presente in svariati contesti, come indicato da cinque o più dei seguenti elementi:
1. Idee di riferimento (escludendo i deliri).
2. Convinzioni strane o pensiero magico che influenzano il comportamento e sono in contrasto con le norme subculturali.
3. Esperienze percettive insolite, incluse illusioni corporee.
4. Pensiero ed eloquio strani (es. vago, metaforico, stereotipato).
5. Sospettosità o ideazione paranoide.
6. Affettività inappropriata o limitata.
7. Comportamento o aspetto strani, eccentrici o peculiari.
8. Nessun amico stretto o confidente, eccetto i parenti di primo grado.
9. Eccessiva ansia sociale, che non diminuisce con l’aumento della familiarità e tende ad essere associata a preoccupazioni paranoidi piuttosto che a un giudizio negativo di sé.
B. Ciò causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
DISTURBI DI PERSONALITA’ DEL GRUPPO B
Disturbo antisociale di personalità
A. Un pattern pervasivo di inosservanza e di violazione dei diritti degli altri, che si manifesta fin dall’età di 15 anni, come indicato da tre o più dei seguenti elementi:
1. Incapacità di conformarsi alle norme sociali per quanto riguarda il comportamento legale, come indicato dal ripetersi di atti passibili di arresto.
2. Disonestà, come indicato dal mentire ripetutamente, usare falsi nomi o truffare gli altri, per profitto o per piacere personale.
3. Impulsività o incapacità di pianificare.
4. Irritabilità o aggressività.
5. Noncuranza sconsiderata della sicurezza propria o altrui.
6. Irresponsabilità abituale, (es. incapacità di mantenere un’attività lavorativa continuativa o far fronte ad obblighi finanziari).
7. Mancanza di rimorso e indifferenza per le proprie azioni.
B. Ciò causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
C. L’individuo ha almeno 18 anni.
D. Presenza di un disturbo della condotta con esordio prima dei 15 anni.
Disturbo borderline di personalità
A. Un pattern pervasivo di instabilità nelle relazioni interpersonali, dell’immagine di sé e dell’umore e una marcata impulsività, che inizia nella prima età adulta ed è presente in svariati contesti, come indicato da cinque o più dei seguenti elementi:
1. Sforzi disperati per evitare un reale o immaginario abbandono.
2. Un pattern di relazioni interpersonali instabili e intense, caratterizzato dall’alternanza tra gli estremi di iperidealizzazione e svalutazione.
3. Alterazione dell’identità: immagine di sé o percezione di sé marcatamente e persistentemente instabile.
4. Impulsività in almeno due aree che sono potenzialmente dannose per il soggetto (sesso, abuso, guida spericolata).
5. Ricorrenti comportamenti, gesti o minacce suicidari, o comportamenti automutilanti.
6. Instabilità affettiva dovuta a una marcata reattività dell’umore.
7. Sentimenti cronici di vuoto.
8. Rabbia inappropriata, intensa o difficoltà nel controllarla.
9. Ideazione paranoide transitoria, associata allo stress, o gravi sintomi dissociativi.
B. Ciò causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
Disturbo istrionico di personalità
A. Un pattern pervasivo di emotività eccessiva e di ricerca di attenzione, che inizia nella prima età adulta ed è presente in svariati contesti, come indicato da cinque o più dei seguenti elementi:
1. È a disagio in situazioni nelle quali non è al centro dell’attenzione.
2. L’interazione con gli altri è spesso caratterizzata da inappropriato comportamento sessualmente seduttivo o provocante.
3. Manifesta un’espressione delle emozioni rapidamente mutevole e superficiale.
4. Utilizza costantemente l’aspetto fisico per attirare l’attenzione su di sé.
5. Lo stile dell’eloquio è eccessivamente impressionistico e privo di dettagli.
6. Mostra autodrammatizzazione, teatralità e espressione esagerata delle emozioni.
7. È suggestionabile.
8. Considera le relazioni più intime di quanto non siano realmente.
B. Ciò causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
Disturbo narcisistico di personalità
A. Un pattern pervasivo di grandiosità, necessità di ammirazione e mancanza di empatia, che inizia nella prima età adulta ed è presente in svariati contesti, come indicato da cinque o più dei seguenti elementi:
1. Ha un senso grandioso di importanza.
2. È assorbito da fantasie di successo, potere, fascino, bellezza illimitati, o di amore ideale.
3. Crede di essere speciale e unico, e di poter essere capito o di dover frequentare altre persone speciali o di classe elevata.
4. Richiede eccessiva ammirazione.
5. Ha l’irragionevole aspettativa di trattamenti speciali o di favore.
6. Sfrutta i rapporti interpersonali per i propri scopi.
7. Manca di empatia.
8. È spesso invidioso degli altri o crede che gli altri lo invidino.
9. Mostra comportamenti arroganti e presuntuosi.
B. Ciò causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
DISTURBI DI PERSONALITA’ DEL GRUPPO C
Disturbo evitante di personalità
A. Un pattern pervasivo di inibizione sociale, sentimenti di inadeguatezza e ipersensibilità al giudizio negativo, che inizia entro la prima età adulta ed è presente in svariati contesti, come indicato da quattro o più dei seguenti elementi:
1. Evita attività lavorative che implicano un significativo contatto interpersonale per timore di essere criticato, disapprovato o rifiutato.
2. È riluttante a entrare in relazione con persone, a meno che non sia certo di piacere.
3. Mostra limitazioni nelle relazioni intime per timore di essere umiliato o ridicolizzato.
4. Si preoccupa di essere criticato o rifiutato in situazioni sociali.
5. È inibito in situazioni interpersonali nuove per sentimenti di inadeguatezza.
6. Si vede come socialmente inetto, personalmente non attraente o inferiore agli altri.
7. È insolitamente riluttante ad assumere rischi personali o a impegnarsi in qualsiasi nuova attività poiché può rivelarsi imbarazzante.
B. Ciò causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
Disturbo dipendente di personalità
A. Una necessità pervasiva ed eccessiva di essere accuditi, che determina comportamento sottomesso e dipendente e timore della separazione, che inizia nella prima età adulta ed è presente in svariati contesti, come indicato da cinque o più dei seguenti elementi:
1. Ha difficoltà a prendere decisioni quotidiane senza un’eccessiva quantità di consigli e rassicurazioni.
2. Ha bisogno che gli altri si assumano la responsabilità per la maggior parte dei settori della sua vita.
3. Ha difficoltà a esprimere disaccordo verso gli altri per timore di perdere supporto e approvazione.
4. Ha difficoltà ad iniziare progetti o a fare cose autonomamente (per mancanza di fiducia in sé stesso).
5. Può giungere a qualsiasi cosa pur di ottenere accudimento e supporto da altri.
6. Si sente a disagio o indifeso quando è solo a causa dell’esagerato timore di essere incapace di prendersi cura di sé.
7. Quando termina una relazione intima cerca con un’urgenza un’altra relazione come fonte di accudimento e supporto.
8. Si preoccupa in modo non realistico di essere lasciato a prendersi cura di sé.
B. Ciò causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità
A. Un pattern pervasivo di preoccupazione per l’ordine, la perfezione e il controllo mentale e interpersonale a spese di flessibilità, apertura ed efficienza, che inizia nella prima età adulta ed è presente in svariati contesti, come indicato da quattro o più dei seguenti elementi:
1. È preoccupato per i dettagli, le regole, le liste, l’ordine, l’organizzazione o i programmi al punto che va perduto lo scopo principale dell’attività.
2. Mostra un perfezionismo che interferisce con il completamento dei compiti.
3. È eccessivamente dedito al lavoro e alla produttività, fino all’esclusione di attività di svago e amicizie.
4. È eccessivamente coscienzioso, scrupoloso e intransigente in tema di moralità, etica e valori.
5. È incapace di gettare via oggetti consumati o di nessun valore, anche quando non hanno alcun significato affettivo.
6. È riluttante a delegare compiti o a lavorare con altri, a meno che non si sottomettano esattamente al suo modo di fare.
7. Adotta una modalità di spesa improntata all’avarizia sia per sé che per gli altri; il denaro è visto come qualcosa da accumulare in caso di future catastrofi.
8. Manifesta rigidità e testardaggine.
B. Ciò causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
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